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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

La fotografia.

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Nella fotografia ci siamo Arsen ed io. Siamo nel nostro letto. In mezzo a noi c’è nostra figlia Iskra. Lei è la scintilla della nostra vita. Ha 7 mesi e guarda dritta nel cellulare che sta scattando la foto con l’autoscatto. Lei guarda lontano, dopo di noi, dove non esistono guerre e confini. Io mi chiamo Olena e sono russa. La mia famiglia è originaria di Serghjev Posad, un paese vicino a Mosca. Sono nata e cresciuta lì. Ha 23 anni ho fatto una scelta. Continuare i miei studi nel ventre marcio della santa madre Russia o andarmene. Ho deciso: me ne sono andata. Il governo russo è un palo nel culo per chi ama la libertà. Io suonavo in un gruppo metal di sole ragazze e due di loro le hanno arrestate, farneticando che con il loro comportamento attentavano alla morale. Non importa se la morale brucia costantemente nei bidoni vuoti della povertà. Mentre i ricchi sono sempre più ricchi, alla faccia di Majakovskij e tutti gli altri poeti. Non mi fraintendete, io amo mamma Russia. Lei sa ess